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I proponimento di questo lavoro è di tratteggiare un quadro sintetico delle trasformazioni territoriali che si sono manifestate nella provincia di Bologna o partire dagli anni cinquanta, privilegiando gli aspetti di tendenza, emergenti o singolari, che. pur nei limiti Imposti dogli indicatori presi a riferimento, siano In grado dl assicurare originalità dl approccio e carattere di compiutezza a un’indagine su territori già ampiamente studiati. La ricerca si articola In sezioni che hanno lo scopo dl mettere in evidenze i fattori dl relazione che stanno alla base delle trasformazioni, con particolare interesse per le dinamiche insediative che hanno avuto luogo sul nostro territorio. Congiuntamente all’analisi, condotta su base comunale dal 1951 al 1981, la ricerca è corredata da un capitolo che si avvale della rappresentazione sullo spazio cartesiano degli indicatori risultati significativi, per fornire una immediata visualizzazione comparativa dell'evoluzione dei fenomeni. Segue uno parte dedicata alla valutazione quantitativa del grado di correlazione, mediante I’applicazione di un particolare procedimento analitico ad una gamma mirata di indicatori. Completa ii lavoro un cospicuo materiale documentativo, impostato sull’elaborazione originale di tavole tematiche presentate in serie storica, che, oltre lo diretta consultazione, renderanno possibili aggiornamenti nel tempo e innesto di analisi più estese. Lo scelta di utilizzare fonti come i Censimenti ISTAT, indispensabili strumenti d’indagine sulle problematiche riguardanti I’organizzazione della popolazione e degli insediamenti, risiede infatti principalmente nelle possibilità di confronto e di aggiornamento a dimensione nazionale che tale documentazione consente. A questo tipo di opportunità si è prestato il massimo interesse, sia sul piano scientifico che su quello didattico ed è questa la ragione per cui lo spazio riservato al corredo documentativo non è da intendersi come semplice allegato, bensì come porte integrante di un lavoro in evoluzione.
Andrea Cammelli, Franco Degli Esposti, Luciana Malavasi, Guido Moretti USO SOCIALE DEL PATRIMONIO ABITATIVO NEI CENTRI STORICI DELL'EMILIA-ROMAGNA - Documenti/4
Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna
Bologna, 1978
Pagine: 164
N. Illustrazioni: 12
Formato: 170 x 240
La ricerca sulle condizioni di uso del patrimonio abitativo nei diciotto centri storici maggiori dell'Emilia-Romagna rappresenta una componente assai impegnativa del programma di lavoro dell'lstituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna sul problema dei centri storici. La prospettiva nella quale il problema viene affrontato è quella di una politica delta conservazione che non solo sia pienamente consapevole delle condizioni del contesto sociale e degli attuali modi di uso del patrimonio abitativo, ma individui in questi stessi fattori gli elementi fondamentali da cui avviare una corretta ed efficace linea di intervento. In tal modo può essere praticato il superamento di qualsiasi tendenza accademica o "separata", sempre possibile in questo settore, e può essere pienamente sviluppato il ruolo dell'lstituto nel processo di programmazione regionale. Una ricerca, dunque, finalizzata a individuare le condizioni reali in cui si trova il patrimonio edilizio e abitativo storico, nella convinzione che solo all'interno di un sistema di corretti modi di uso di tale patrimonio possano essere assicurate le condizioni di una efficace politica di tutela. E' questa la ragione per cui la presente ricerca viene applicata ai centri storici maggiori delta regione, quelli cioè corrispondenti a vere e proprie aree urbane, in cui si sviluppano attualmente pericolosi processi di uso distorto delle risorse urbane. Ci riferiamo piu in particolare alla tendenza dei centri storici alia terziarizzazione, ai fenomeni di espulsione dei ceti più deboli, alle ristrutturazioni speculative, alla presenza sempre piu preoccupante delle grandi agenzie sul mercato immobiliare, al sottoutilizzo del patrimonio abitativo. Si tratta di processi che riguardano in larghissima misura i centri maggiori e consentono di selezionare, come è stato fatto, le aree in cui fenomeni di degrado assumono un carattere particolarmente attivo in conseguenza dei processi sopra indicati.
ÉTUDE POUR LA RÉNOVATION E LA RESTAURATIUON DE LA CASBAH D'ALGER
République Algerienne Démocratique et Populaire
Présidence du Conseil, Alger 1972
Pagine: 280
N. illustrazioni: 65
Formato: 210 x 270
La rénovation et la restructuration de la Casbah doivent être inserées dans les perspectives et dans les directives du developpement et de I'amenagement de l’agglomeration d’Alger. Plusieurs raisons ne nous permettent pas de considerer la Casbah comme une " île " coupèe du reste de la ville, bien qu'elle apparaisse comme un site unique pour Alger. L'unicité de la Casbah demeure surtout dans les caractères et les qualités de son environnement, a savoir dans les rapports qui s'etablissent entre certains modes de vie et Ie cadre physique. Toutefois, la degradation des systemes socio-culturels et I'obsolescence du tissu urbain posent des problemes très urgents. Les causes de ces phenomenes resident surtout dans les conditions economiques minables qui caracterisent la population de la Casbah et I'on ne peut envisager une veritable rénovation de la Casbah ou un reaménagement de ses problèmes sans les avoir abordés, au prealable. Cependant, ces problemes ne caracterisent pas seulement la Casbah: ils sont communs à plusieurs quartiers de l’agglomeration d'Alger et peuvent être resolus seulement dans Ie cadre de la planification urbaine a une plus large echelle. C'est pour cela que I'étude de la Casbah doit se référer à la ville tout entiere, particulierement en ce qui concerne les aspects socio-economiques.