CATALOGO
Guido Moretti
CATALOGO
Edizioni Tipoarte Bologna, 2020
Pagine: 136
N. illustrazioni: 62
Formato: 210 x 210
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Scorrendo la sequenza degli acrilici, dove la presa sul reale si coniuga ad un continuo processo di astrazione, affiorano singolari consonanze con movimenti e artisti della cultura figurativa di Otto e Novecento, riassorbiti entro una sigla stilistica del tutto personale. Ecco allora, nell’arabesco dell’albero protagonista di Algeria, che è anche la copertina del catalogo, un processo analogo a certi esiti delle Secessioni mitteleuropee quando si rivolgono alla cultura figurativa giapponese, come si vede ad esempio nei disegni e nei dipinti del praghese Emil Orlik. mentre il sereno paesaggio dell’Heure exquise mi rammenta le musicali cadenze dei dipinti dei Nabis, tra i primi artisti in Europa e in Francia, entro il più vasto movimento del Sintetismo, a lasciarsi affascinare dalle immagini delle stampe giapponesi che, giunte sui mercati dell’occidente, contribuirono a diffondere quel processo visivo di sintesi e astrazione che nella cultura figurativa europea si sarebbe manifestato in tantissime varianti.
(Maria Pace Marzocchi)
Selezione di opere
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PREFAZIONE
I luoghi dell’Africa, le città e il deserto sconfinato con i suoi abitanti gli edifici le vesti di un sapere antico, le valli e le vette del Trentino le cascate scoscese i prati dell’alpeggio…
Uomini e luoghi che vivono in simbiosi entro un mondo di radici lontane, dove il presente si perpetua entro un’esistenza millenaria, traslati nelle vaste campiture di colori a plat, ora digradanti e tonali, ora a contrasto.
ll segno tra le diverse zone cromatiche nitido e spesso nero, la stessa consistenza materica fra le zone di luce e quelle dell’ombra, di un tono più scuro e più intenso e a volte nero, ma senza aggiunta e mescolanza di bruni e di colori “sporchi”. E’ la Notte, universo azzurro e blu scurissimo abitato dal giovane pastore e dal suo gregge. Mentre, in una sorta di contrasto assoluto, Algeri si offre all’occhio in tutta la violenza abbacinante dei colori del sole e delle rocce (Le logement).
Stessa consistenza anche delle campiture dei cieli, celesti appunto come deve essere il cielo, e qualche volta giallo ocra/giallo chiaro in certe tele che trascrivono il deserto, come in Vento sull’Hammada. Algeria, rossi/gialli/rosa, e la fatica del vivere quando la natura si fa più ostile.
Sono gli acrilici di Guido Moretti, da lungo tempo frequentati ma solo ora fatti pubblici (in una rassegna che privilegia i lavori del 2020), a differenza dei disegni dei taccuini, che da anni, con cadenze quasi sistematiche, vedono la pubblicazione in edizioni impeccabili.
A prima vista gli esiti dei due mezzi espressivi paiono antitetici, acribia lenticolare nel disegno, sintesi radicale nella pittura…
Ma in realtà, come si vede anche nel catalogo, che riserva uno spazio ai disegni a pastello e a quelli a matita, se i due mezzi si pongono a confronto, si può vedere come il segno fitto e minuto del disegno sia ad un tempo retto da una sintesi rigorosa che si fa contorno, molto evidente in certi fogli, come nel Volto di uomo coperto.
Scorrendo la sequenza degli acrilici, dove la presa sul reale si coniuga ad un continuo processo di astrazione, affiorano singolari consonanze con movimenti e artisti della cultura figurativa di Otto e Novecento, riassorbiti entro una sigla stilistica del tutto personale.
Ecco allora, nell’arabesco dell’albero protagonista di Algeria, che è anche la copertina del catalogo, un processo analogo a certi esiti delle Secessioni mitteleuropee quando si rivolgono alla cultura figurativa giapponese, come si vede ad esempio nei disegni e nei dipinti del praghese Emil Orlik. mentre il sereno paesaggio dell’Heure exquise mi rammenta le musicali cadenze dei dipinti dei Nabis, tra i primi artisti in Europa e in Francia, entro il più vasto movimento del Sintetismo, a lasciarsi affascinare dalle immagini delle stampe giapponesi che, giunte sui mercati dell’occidente, contribuirono a diffondere quel processo visivo di sintesi e astrazione che nella cultura figurativa europea si sarebbe manifestato in tantissime varianti. Così l’assolutezza del nero, cui soccombono gli altri colori in Torrente di montagna, si pone in singolare sintonia con il segno potente delle xilografie espressioniste tra Germania e Nord Europa e le intense grafie di alcuni illustratori di “Ver Sacrum”, come Adolf Boehm e Friedrich Konig...
Venendo a tempi più vicini a noi, penso ai lavori di Valerio Adami, bolognese di nascita ma parigino di adozione, soprattutto alle opere degli anni Sessanta, con quella materia cromatica fatta di stesure piatte e continue entro le nette partiture del disegno.
O a certe tele ad olio di Nicolas de Stael della metà degli anni Cinquanta, ai suoi paesaggi quasi astratti dove la materia spessa del colore si distende in ampie campiture giustapposte.
Assonanze, echi e ricordi...
Come quando ascoltando la musica di Verdi vi si ritrova tanto Donizetti…
O come in ogni nuovo classicismo nelle diverse epoche compare ogni volta una rinnovata consapevolezza dei modelli dell’antico.
Maria Pace Marzocchi
Selezione di opere
Le opere contrassegnate con il cerchietto rosso non sono disponibili per l'acquisto
Volare insieme - 150 x 100 - Acrilico su tela, 2002 O
Torrente di montagna - 100 x 60 - Acrilico su tela, 2003
Salvino e Bruna - 120 x 60 - Acrilico su tela, 2003 O
Cascate di Saent - 80 x 80 - Acrilico su tela, 2003 O
Le logement - 150 x 100 - Acrilico su tela, 2003 O
l'Heure exquise - 120 x 60 - Acrilico su tela, 2004
Salvino va allo sfalcio - 80 x 80 - Acrilico su tela, 2005 O
Salvino che falcia - 80 x 80 - Acrilico su tela, 2006 O
Volare insieme_2 - 150 x 60 - Acrilico su tela, 2004 O
Similaun 1 - 80 x 80 - Acrilico su tela, 2005 O
Similaun 2 - 80 x 80 - Acrilico su tela, 2005 O
Grotta San Gottardo - 80 x 80 - Acrilico su tela, 2005 O
Hammam Melouane - 80 x 80 - Acrilico su tela, 2005 O
Algeria - 120 x 100 - Acrilico su tela, 2020 O
Notte - 50 x 70 - Acrilico su tela, 2020 O
Giorno - 50 x 70 - Acrilico su tela, 2020 O
Sahara - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2020
Donne di Ghardaia - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2020
Aquilone - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2020 O
Pozzo - 50 x 70 - Acrilico su tela, 2020
Marabutto - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2020
Moschea del deserto - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2020
Paola e Francesco al Jardin d'Essai di Algeri - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2020 O
Stazzo di allevamento - 50 x 70 - Acrilico su tela, 2020 O
Foggara a Timimoun - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2020
Ghadames - 50 x 70 - Acrilico su tela, 2020
Pastore errante nell'Aurès - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2020 O
Mos chea a Bou Noura - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2020
Vento sull'hammada - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2020
Meditazione - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2020
Ghibli - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2020
La casa sull'acqua - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2020 O
- 50 x 70 - Premilcuore 50 x 70 Acrilico su tela, 2021 O
Bosco - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2021
Faggeta - 50 x 70 - Acrilico su tela, 2021 O
Viandante sul Djurdjura - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2021
Cavaliere - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2021
La casa nei campi - 70 x 50 - Acrilico su tela, 2021
Inverno - 80 x 80 - Acrilico su tela, 2022
Legnaia - 80 x 80 - Acrilico su tela, 2022
Boscaiolo - 80 x 80 - Acrilico su tela, 2022
Bambine con latte - 80 x 80 - Acrilico su tela, 2022
Legno Pastello O
Legno Pastello O
Il grande noce Matita O
Volto di uomo velato
Mani di cera
Compianto 1
Compianto 2
Ghardaia - interno 1
Ghardaia - interno 2
Falco
Fennek
Beduino